sabato 16 febbraio 2013

Sono circondata da persone ignoranti

Prima che la Pupetta nascesse ero intenzionata ad allattarla. Anche con le gemelle in verità, però (purtroppo) le persone che mi stavano vicino mi convinsero che era impossibile allattare due gemelle. L'ultima parola l'ebbe un pediatra a pagamento, il quale sostiene ancora oggi che non tutte le donne hanno latte (buuuuuuuuu). E fu così che dopo un mese esatto abbandonai le mie tette e passai al biberon.
Con la Pupetta ho avuto grossi problemi all'inizio, ma poi testarda più che mai ce l'ho fatta.
Il primo mese ho fatto allattamento misto, il secondo le davo il latte formulato solo la sera e la notte (una poppata) e, dal terzo mese in poi l'ho allattata solo ed esclusivamente al seno.
Inutile dire che è un'esperienza tanto emozionante quanto dolorosa. Ho capito che non sempre è il modo in cui si attacca il bambino a procurare le ragadi. Ormai io ci convivo. Ho il capezzolo sinistro diviso a metà. Ci sono abituata e il dolore lo sento meno. Ho resistito ed ora che ho iniziato a svezzare la Pupetta va sempre meglio.
Ciò che mi infastidisce sono i commenti delle persone che mi circondano.
Ma secondo voi posso privare una lattante del suo latte solo perchè è in sovrappeso? Cioè scusate tanto mia figlia beve solo il mio latte, perdipiù ad orario ed io non ci posso far nulla se a sei mesi pesa poco meno di dieci chili. Io credo sia tutta salute, perchè non mangia cotiche di maiale o merendine e cioccolate. Cavolo beve solo latte materno!
Addirittura mia nonna mi ha suggerito di non allattarla più perchè sembro una donna d'altri tempi, perchè sono una mamma giovane ed è giusto darle il latte artificiale, che tanto crescono bene lo stesso. Grazie nonna per i tuoi consigli, io ti suggerirei di tacere piuttosto che sparare cavolate, alla tua età poi....ma fammi il favore.
Ma la frase più significatica l'ho sentita da mia zia (tale madre tale figlia), che mi ha suggerito di eliminare il latte mio perchè ora ho iniziato a svezzarla ed è necessario metterla a dieta. Non ho parole, cioè parliamo di una donna giovane, laureata, mamma di due bimbi di sei e tre anni. Io quando sento queste cose inorridisco e guarda caso sono frasi che escono dalla bocca di persone che non hanno allattato e che seppur con titolo di studio rimangono sempre e comunque ignoranti.

domenica 10 febbraio 2013

La crisi del sesto anno

Guardo mio marito e mi chiedo dov è finito quel ragazzino timido e impacciato di cui mi sono perdutamente innamorata ventanni fa.
Va da sè che lo amo ancora, però mi chiedo, cosa amo di lui?
Lo reputo egoista e prepotente e forse amo il vecchio Leo, quello di una volta, quello che per darmi il primo bacio ha aspettato venti giorni a causa della sua timidezza, quello che per "avermi" ha aspettato tre anni. Ricordo che fu una grande prova d'amore, un fidanzato che rispetta la verginità della compagna e aspetta che lei sia pronta. Non è romanticismo forse questo? Vabbè che parliamo di ventanni fa, però non tutti i ragazzi avrebbero aspettato.
Oggi lo guardo, barbuto, stanco, a volte rassegnato ed è impossibile capirlo.
Se gli chiedo che ha risponde con arroganza, se insisto dice che il problema sono io, che lo stresso, che sono 'pesante', che gli faccio mille domande e non lo lascio in pace.
E quando sono sola mi colpevolizzo, forse è vero, forse è colpa mia. Ma so bene che non è così. So di avere tutte le ragioni del mondo e scusate, ma non è prepotenza questa.
Io credo di fare fin troppo, davvero penso di dare il massimo. E sbaglio, sbaglio di grosso.
Perchè nel matrimonio più dai e meno ricevi, più ti impegni e più pretendono, senza riconoscenza, senza gratitudine. Tutto gli è dovuto. Cucinare, lavare, stendere, stirare, tenere la casa in ordine e ultrabrillante, secondo lui è dovere di moglie. Sia chiaro, lui non mi obbliga a fare tutto ciò, se c'è da mangiare mangia, se no provvede, la casa secondo lui è troppo pulita perchè io pulisco sul pulito. Non pretende, però non capisce che io lo faccio con amore, perchè sento di dover fare ciò che spetta ad una moglie-mamma.
Però pretendo che lui mi rispetti, che mi comprenda, che mi abbracci e mi coccoli qualche volta.
Che mi chieda se sono stanca, se ho voglia di riposarmi o anche solo di uscire a fare una passeggiata (con lui e le bimbe eh). Ma niente, ultimamente solo musi lunghi e incomprensioni. Forse siamo solo troppo stanchi, non riusciamo a chiarirci, non c'è nenache il tempo per discutere. O forse è solo la crisi del sesto anno (essì è stata anticipata), il problema è che io ho paura di disinnamorarmi.

martedì 5 febbraio 2013

Si cresce, si svezza

La Pupetta mia adorata, avrà un pò di difettucci, tipo il voler stare in braccio il più possibile, l'addormentarsi un pò tardino la sera, abbandonarsi al mondo dei sogni solo ed esclusivamente tra le braccia di qualcuno (che sia il papà, la mamma, il nonno poco importa), però ha il grande, grandissimo pregio di dormire la notte.
Il primo mese  si svegliava solo alle tre di notte per mangiare, quindici minuti e via di nuovo a nanna fino alle sette. Dal secondo mese fino a qualche giorno fa si faceva tutta la notte, vale a dire, addormentamento a mezzanotte, tirata di sonno fino alle 6.30, poppata e spesso riaddormentamento fino alle 9.30.
In realtà ha gli orari un pò variabili, però minimo le 6 ore di sonno di fila se le faceva.
Da un pò di giorni, ha ripreso a svegliarsi la notte, minimo ci sono due risvegli che si gestiscono facilmente, basta offrirle il seno e nell'arco di venti minuti si riaddormenta.
Sta di fatto che questa bambina vuole mangiare. Che il latte non le basta più me lo ha fatto capire diverso tempo fa, ma siccome sono testarda, ho deciso di aspettare il compimento del sesto mese.
Con le gemelle, che nutrivo artificialmente, ho iniziato lo svezzamento al quarto mese.
Con la Pupa che sono riuscita ad allattare al seno, avrei voluto aspettare i fatidici sei mesi.
Finora mi sono limitata a darle la crosta del pane o dei taralli, almeno per tenerla impegnata durante il nostro pranzo/cena. Ma la Pupetta non si tiene, appena vede piatti, bicchieri e cibo, va in escandescenza, agita braccia e gambe e ride di gusto. Ha proprio fame.
E così oggi, senza nessun avviso, di punto in bianco, ho deciso di grattuggiare una mezza mela e di fargliela assaggiare. Che dire? Ha gradito? Nooooooooo, non avevo dubbi, l'ha finita in un batter d'occhio, sebbene non fosse una mela zuccherina.
Posso dire che all'età di 5 mesi, 3 settimane e 2 giorni, la Pupetta ha cominciato lo svezzamento.